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mercoledì 24 luglio 2019

Il caldo che viene dalla montagna: l'altra faccia dell'Anticiclone Africano

Il caldo che viene dalla montagna: l'altra faccia dell'Anticiclone Africano


In questi giorni un po' tutta l'Italia sta attraversando un periodo di caldo intenso, ma vi dico subito che quest'aria calda, specialmente avvertita nel casertano non viene direttamente dall'Africa, come è accaduto nell'estate 2017.

Vi spiego meglio.

Il caldo che di solito arriva dal nord Africa viene spesso e volentieri accompagnato da venti di Libeccio al suolo, magari anche in quota dai settori meridionali.

Questa configurazione di solito è accompagnata da isoterme a 850 hPa  intorno ai +25°, e crea vere e proprie zone calde specialmente nell'entroterra campano.

Nella zona pianeggiante ai piedi del Matese nella zona di Alife si raggiungono anche 40° e nelle zone interne dove la brezza marina non riesce più a mitigare tipo Pietramelara e Presenzano anche 38°.

Nelle località più costiere e poco lontane dal mare soggette alla brezza non si raggiungono temperature estreme, ma il tasso di umidità rende il caldo insopportabile.

In questi giorni invece le isoterme in quota sono più basse rispetto all'ondata di caldo del 2017, infatti a 850 hPa abbiamo la +18, o al massimo la +20.

Ma allora come giustifichiamo i 36° superati in alcune zone del casertano?


Il caldo questa volta viene dalle montagne, ma fa un giro molto lungo.

Inquadramento dell'Anticiclone Africano

Carta di Centro Meteo

Da come potete notare l'alta pressione coinvolge Spagna, Francia, tutta L'Europa centrale e l'Italia, e arriva fino alla penisola Scandinava.

L'Anticiclone ha assunto questa forma diciamo allungata per via di due campi di bassa pressione che si sono formati: il primo classico ad ovest della penisola Iberica, che richiama sempre aria sub tropicale dal nord Africa; e un secondo a nord del Mar Morto. 

Ed è grazie a questo secondo campo basso pressorio che l'Anticiclone Africano ha assunto una forma allungata e non ha coinvolto direttamente l'Italia, dirottando l'aria africana di estrazione sub tropicale sulla Spagna, Francia e Inghilterra.
Poi in questa configurazione particolare si è aggiunto un vasto campo di alta pressione a sud della Scandinavia, che permette all'aria africana di traslare verso tutta l'Europa centrale e riscendere verso il Mediterraneo coinvolgendo anche la nostra penisola.

Quindi sull'Italia il caldo non è di estrazione sub tropicale diretto, perché giungerebbe tramite venti di Grecale e Tramontana.

E sono proprio questi venti a creare un clima caldo e secco lungo le località tirreniche.

Dalla carta sotto, notate i venti a 850 hPa che spirano da nord est, e le isoterme non vanno oltre la +20.

Ma questa situazione basta per scaldare le località che si trovano ad ovest della catena appenninica per effetto favonico.
Il vento che scende dagli Appennini si scalda asciugando l'aria e abbassando il valore di umidità relativa.

Carta di Centro Meteo


Nell'alto casertano ci sono zone non soggette a tali venti per via delle sempre presenti brezze marine, che però scontrandosi con i venti di terra vanno a creare una linea di convergenza dove il vento cessa quasi di soffiare.

Nella mappa venti al suolo noterete chiaramente la linea di convergenza che cammina dal Lazio e scende diagonalmente su tutta la Campania.

Carta di Centro Meteo

Lungo tale linea le temperature tenderanno ad essere alte anche oltre i 35°, con umidità tendenzialmente medio bassa.

Il giorno precedente alla previsione, ossia il 23/07 alcune località casertane che secondo me si sono trovate lungo una linea di convergenza analoga a quella prevista per il 24/07 hanno avuto le seguenti massime:

36,6° Pignataro Maggiore, 36,2° Pietramelara, 35,9° Teano.

Registrati invece 35,9° ad Alife, che con anticiclone africano e libeccio avrebbe sicuramente sfiorato i 40°, invece in questa configurazione è stato uno dei primi paesi sottovento.

Caserta sotto vento di caduta da nord ha raggiunto la massima di 35,6° con umidità relativa pari al 19%.

Come potete notare sempre dall'elaborazione di Centro Meteo le temperature al suolo previste per la giornata del 24 ore 12 sono intorno alla linea di convergenza pari a 36° con punte fino a 38°.

Sulla costa dove la brezza non si ferma quasi mai nelle ore più calde potete notare invece una forchetta tra 32° e 34°. 


Carta di Centro Meteo

Dai rilevamenti fatti il 24/07 Teano ha registrato una massima di 37,1°, Pignataro Maggiore 36,9°, Pietramelara 36,6°, mentre sulla costa le temperature sono state più lievi anche se alte: Mondragone registrò ben 34,9°, Sessa Aurunca 32,9°.

Sulla costa adriatica le temperature rilevate sono state decisamente inferiori perché sotto Grecale, che passando sul mare ha mitigato il clima costiero.

Spero che con questo articolo abbia aggiunto un nuovo tassello sullo studio amatoriale dei fenomeni meteo sull'alto casertano.

Considerazioni finali sull'Anticiclone Africano


Quando sentite che sta arrivando l'Anticiclone Africano dovete sempre capire cosa lo innesca, e che tragitto farà. Perché non sempre porta con se isoterme altissime provenienti dal mare, quindi gli effetti del caldo saranno differenti.

Fonte delle elaborazioni grafiche: Centro Meteo

domenica 11 novembre 2018

Raccolta delle olive 2018 nell'alto casertano

Raccolta delle olive 2018

Purtroppo come spesso si sente, negli ultimi periodi non c'è mai un'annata buona.

Questa tendenza non è rivolta solo alle olive, ma a tanti settori agricoli.

Per le olive i motivi sono molteplici: una volta per colpa della mosca dell'olivo (Bactrocera oleae), un'altra per il clima impazzito e le sue temperature sempre sopra la media, i drastici cambi di temperatura, le continue depressioni mediterranee che portano sempre venti, la siccità, la troppa pioggia, insomma ogni anno c'è ne sempre una.

Nella zona del Massico purtroppo l'anno scorso ci si sono messi anche gli incendi che hanno distrutto intere piante e compromesso la raccolta.

Quest'anno a mio avviso non è andata malissimo, ma nemmeno bene.

Io sto raccogliendo in questa settimana e siamo a metà novembre, e sinceramente avrei posticipato, visto il colore delle olive, ancora tendente al verde. Ancora troppi frutti sono immaturi.
La paura che tante olive possano cadere, e l'occhio sempre alle previsioni meteorologiche, che per ora ci fanno ben sperare sono la costante di questi giorni. Un ritorno del maltempo sarebbe compromettente.


Quindi anche controvoglia si raccoglie, anche se ci costa cambiare le solite tendenze.

Ricordo raccolte protratte fino a dopo Natale in passato.

Abbiamo tante olive a terra, marce, punte dalla mosca olearia, che anche quest'anno ha fatto moltissimi danni, visibili sui frutti molto punti.

Alcune località del Massico, versante di Avezzano di Sessa Aurunca si sono trovate sotto-vento, quindi graziate dal forte vento di scirocco che giorni fa, ha imperversato un po ovunque.
Nelle zone più esposte si sono contati danni incalcolabili.

Malgrado tutto stiamo raccogliendo in anticipo, ma ripeto, non perché le olive sono mature, bensì per limitare eventuali danni prossimi e possibili.
Ora andremo dritti al frantoio per macinare le olive.

Nel prossimo articolo vi aggiorno sulla qualità dell'olio e sulla resa.

sabato 17 marzo 2018

Tornado nel casertano del 12 marzo 2018

Tornado nel casertano del 12 marzo 2018 

Giorno 12 marzo 2018, un tornado ha travolto alcune cittadine dell'hinterland casertano, provocando ingenti danni e feriti.

Io parto dal presupposto, che eventi del genere in Italia non possono essere previsti, soprattutto di sera ed a marzo.

Il tornado che ha interessato il casertano è più unico che raro, sia per il periodo dell'anno, che per l'orario.

I tornado di solito si formano durante le ore diurne e calde, nei periodi post estivi o autunnali, quando il caldo riesce ancora a rifornire tali fenomeni.

Partiamo dalla sua genesi.

Nel basso Lazio al confine con la Campania, nel tardo pomeriggio si forma una piccola cella temporalesca, molto circoscritta, che nel territorio di Baia Domizia, innesca una tromba marina.

Baia Felice funnel
La cella temporalesca prosegue il suo cammino diretta verso SE, scavalca la catena del Monte Massico ed inizia il suo cammino verso la mite ed umida pianura casertana, la stessa che in estate ha registrato temperature da capogiro.Tornado a Grazzanise
A questo punto, probabilmente a causa dell'instabilità presente, il carico di umidità costante proveniente dal Tirreno, la buona attività convettiva, inizia a formarsi una sorta di tornado all'altezza di Grazzanise. 
Ci sono video che testimoniano la formazione del classico cono che cerca di toccare terra.
Eco ad uncino a Marcianise Tornado


Dopo Grazzanise il tornado si forma, e si nota tra Marcianise, e Santa Maria Capua Vetere, il classico Eco ad Uncino, o Hook Echo.
Come potete vedere, dal magistrale radar della Regione Campania, il fenomeno è molto localizzato.
La corsa del Tornado prosegue  verso S. Nicola La Strada a sud di Caserta, direzione Maddaloni.
Tornado a San. Nicola La Strada
Dal radar sottostante, notiamo che forse il tornado vero e proprio dopo S. Nicola La Strada, si sia dissolto, ma sicuramente a Maddaloni e zone limitrofe ci saranno state raffiche di vento e pioggia veramente forte, a giudicare dall'indice fondo scala del radar.
Maddaloni tornado
Ho voluto mettere insieme i pezzi e pubblicare un video sempre sul percorso del tornado.


Altri radar non evidenziavano affatto questa attività, anche perché la cella temporalesca era molto localizzata.

Il radar è della Regione Campania, e mi sono permesso di inserire delle indicazioni per chi non mastica molto di meteo.

Fonte radar: http://meteo.uniparthenope.it/?q=instr2D/instr2D&date=20180317Z1145&prod=rdr1&place=reg15&output=rdr&xdim=640&ydim=480&model=rdr1&region=reg15

domenica 25 febbraio 2018

Gelo nelle prossime 48 ore: dove nevicherà nell'alto casertano

Gelo nelle prossime 48 ore: dove nevicherà nell'alto casertano.


Mi sembra giusto scrivere un aggiornamento sulle probabili nevicate che nell'arco delle prossime 48 ore potrebbero interessare l'alto casertano.

In questo momento nel Tirreno è presente una depressione che si sta muovendo verso SE, ed un'altra nel mar Jonio diretta verso la Grecia.

Se diamo un'occhiata al satellite in effetti ci sono piogge sparse nel mar Tirreno e molta instabilità.

Questi due campi di bassa pressione stanno iniziando a richiamare aria gelida da NE, e saranno probabilmente fucina di nevicate al centro sud.

Ma la cosa interessante e che si formeranno domani in mare, altri minimi depressionari, utili rifornimenti di umidità ed instabilità dal mare.

Mappa minimi depressionari sud Italia
Fonte: www.centrometeo.com

Nell'articolo di ieri, GFS vedeva isoterme più alte durante l'instabilità mattutina, mentre per domani ha modificato il tiro mettendo addirittura una -9 a 850 hPa a N di Benevento, ed una -5 in mare, proprio tra il Circeo ed il Golfo di Napoli. 

Come si nota dalla carta sotto, non sarà una classica irruzione dai Balcani e basta, con Grecale a manetta, e unica speranza nello sfondamento Appenninico, ma ci sarà rifornimento dal mare.

Questi minimi depressionari dovrebbero in teoria spingere le piogge dal mare alla terra, e incontrando i venti gelidi che spireranno in quota da N, formare nevicate, anche in pianura.

Venti e temperature a 850 hPa Italia
www.centrometeo.com

GFS propone questi accumuli per le prossime 48 ore

Accumuli nevosi gfs su Italia
www.centrometeo.com

Se tutto procederà come previsto, un po' in tutto il casertano, anche costiero, dovremmo aspettarci pioggia mista a neve, e nelle zone più collinari anche neve.

Già da stanotte inizieranno le nevicate anche modeste sui Monti Aurunci, sul vulcano di Roccamonfina, e in tutti i comuni limitrofi, possibili deboli nevicate anche su Teano, neve sulla cima del Monte Massico.

Possibili accumuli, anche su tutte le frazioni di Sessa Aurunca collinari, soprattutto quelle disposte ai piedi del vulcano di Roccamonfina, con esposizione NW.
Sessa centro urbano, potrebbe vedere qualcosa nelle prime ore mattutine.

Nevicate anche sui Monti Trebulani.

Tutto l'alto casertano è sotto quell'indice verde, che non lascia presagire oltre 2/4 cm di neve accumulata.

Bisogna anche capire, che se Cellole, Casamare e Mondragone non vedranno nemmeno un fiocco, sarà anche normale, data la posizione geografica, anche se il modello segna scarsi 0,5 cm anche sulla costa.

sabato 24 febbraio 2018

Ondata di gelo dei prossimi giorni nell'alto casertano

Ondata di gelo dei prossimi giorni nell'alto casertano 

Non si fa altro che parlare di gelo siberiano in arrivo, di Buran, Orso, e chi più ne ha più ne metta, ma vediamo dove arriverà e dove colpirà effettivamente questo freddo, poi il solito zoom sull'alto casertano.

mappa isoterme europa febbraio 2018
Fonte: www.centrometeo.com

A livello europeo notiamo questa massa di aria gelida proveniente dalla Russia sospinta dall'alta pressione che vedete invadere la Scandinavia.
Le zone maggiormente colpite saranno quelle del nord Italia dove giorno 27/02 potremo avere fino alla -15 a 850 hPa, e localmente anche meno. C'è da dire che al di là delle Alpi si registreranno anche termiche di -20 a 850 hPa.
Il sud Italia è un po' ai margini della colata gelida, per via di quella depressione che vedete ad ovest della Spagna, che contrasterà radicalmente la discesa del freddo. Se non ci fosse stata avremo avuto isoterme molto basse anche al sud con nevicate sicure.

Andiamo a vedere quest'ondata di gelo come si comporterà nell'alto casertano, e ci aiutiamo con gli spaghi GFS.

gfs spaghi
Fonte: www.wetterzentrale.de
Come potete notare oggi siamo sotto una +3/+5, ma già da domani ci sarà un iniziale calo termico, non proprio definito ancora, però sicuramente giorno 27/02 ci sono possibilità di raggiungere un'isoterma tra -3 e -8 a 850 hPa.

Secondo ECMWF potremmo toccare anche la -10 a 850 hPa. 

A chi dar ragione? A chi affidarsi?

Ci vuole un po' di pazienza e buon senso. Attingiamo da entrambi i modelli.
Rimanendo sulla strada GFS, l'americano, ci propone precipitazioni deboli da oggi, fino alla notte del 27/02, con isoterme meno favorevoli, inizialmente, mentre l'europeo apre alle nevicate anche sulle zone costiere.

Isoterme a 850 hPa secondo GFS.

mappa isoterme a 850 hpa italia febbraio 2018
Fonte: www.centrometeo.com

Ora, se le isoterme dovessero scendere, come previsione già da lunedì 26, durante le prime ore della mattina potremo assistere a delle nevicate, favorite da una depressione di passaggio nel Tirreno diretta in Grecia, pescatrice di piogge ed instabilità, e nello stesso tempo calamita di aria fredda che appunto potrebbe trasformare le piogge in neve. 
Dalla carta sopra potremo avere una -4 a 850 hPa, e a mio avviso non basterebbe per vedere nevicate a bassa quota, in Campania, ma già dalla collina .

Ma se avesse ragione il modello europeo? 

Lui vede un paio di gradi in meno. In quel caso le nevicate potrebbero verificarsi in tutto l'alto casertano, senza creare però disagi, nell'arco della mattina e nel pomeriggio del 26.

Precipitazioni dell'arco delle 6 ore dalle 6:00 alle 12:00 del 26/04. 
mappa precipitazioni europa febbraio 2018 bassa pressione
Fonte: www.centrometeo.com

E' visibile dalla carta la depressione che diretta in Grecia sarà portatrice di instabilità e freddo, soprattutto al centro sud.
In questa fase iniziale non avremo quindi l'Appennino a farci da scudo, ma il giorno seguente decisamente si, perché ormai la bassa pressione sarà transitata verso la Puglia, ed i venti in quota si disporranno da NE, quindi per noi significa solo una cosa: freddo secco e precipitazioni assenti.
Se diamo un'occhiata agli spaghi sopra, notiamo che il 27/04 sarà freddo e basta.

Resterebbe in compenso, quella del 27 una giornata molto fredda, secca, con scarsa umidità. Nelle prime ore del mattino, le temperature scenderanno sicuramente sotto lo zero termico in varie parti e localmente anche sotto i -2°. Le zone più riparate e sottovento registreranno termiche anche intorno ai -4°. La situazione resterà invariata anche tra il 27 ed il 28 mattina.

Resterebbe aperta la questione di giorno 28/02 dove in serata potrebbe transitare una nuova perturbazione con forte richiamo meridionale. Se le isoterme dovessero mantenersi basse allora, durante la notte tra il 28/02 ed il 01/03 qualche nevicata coreografica potrebbe esserci sull'alto casertano.

Poi ci sarà un netto aumento delle temperature al sud. Il centro nord in questo caso farebbe il pieno di neve perché avrebbe il freddo intrappolato nei bassi strati, quindi nevicherà con Libeccio e Scirocco.

Impressioni personali e deduzioni.

Prevedere la neve nella provincia di Caserta, e soprattutto nell'alto casertano è impresa assai ardua, per i soliti nostri fattori orografici.

Teniamo presente che il 26/02 potrebbe a questo punto, al 50-60% nevicare, nel territorio di Sessa Aurunca, senza accumuli nel comune, e frazioni costiere, mentre qualche accumulo potremo averlo sulle colline, ma niente di importante. Qualche fiocco anche su Teano, Agro Caleno e zone interne. Cime massicane potrebbero essere imbiancate. Roccamonfina vedrà certo la neve se dovesse entrare un'isoterma degna di nota, ma anche lì la neve non sarà un disagio.

Vedremo

lunedì 12 febbraio 2018

Possibili nevicate sull'alto casertano mercoledì 14 febbraio

Possibili nevicate sull'alto casertano mercoledì 14 febbraio

Forse, quest'anno è la prima volta che si stanno creando i presupposti per delle nevicate sull'alto casertano.

Ma da dove arriverà questa neve?

In base alla perturbazione in arrivo, verranno dal mare, ma non perché il Tirreno innescherà le nevicate, anzi da lì arriveranno le perturbazioni, quindi le piogge, che però a contatto con l'aria fredda che si dovrebbe incamerare sul territorio martedì 13 si trasformeranno in nevicate più che altro coreografiche a bassa quota, fino a creare accumuli in altitudine.
La chiave di tutto sarà la giornata di martedì 13

Domani transiterà una depressione sul centro Italia diretta a SE. Tale sistema depressionario per sua conformazione richiamerà aria fredda dai Balcani, che quindi raffredderà, anche se non molto il nostro territorio. 
Si potrebbero raggiungere i -4° a 1500 metri circa.

Mercoledì si formerà una nuova depressione sul golfo di Genova, diretta però a sud nel cuore del Tirreno. Logicamente tale sistema provocherà precipitazioni sul basso Lazio e Campania. Sotto abbiamo una carta con le precipitazioni possibili accumulabili tra le 06 e le 12 di mercoledì. 
pioggia neve gfs campania lazio

Se la giornata e la notte di martedì saranno fredde, queste perturbazioni potrebbero trasformarsi in nevicate li dove il cuscinetto freddo si sarà formato.

Diamo un occhio alle temperature in alta quota, tramite modelli matematici, elaborati da Centro Meteo.

Possiamo notare una -32 a 5500 metri, quindi buon rifornimento freddo.
pioggia neve gfs campania lazio 500 hpa

Invece a 1500 metri circa non andremo sotto una -4.
pioggia neve gfs campania lazio

Per vedere nevicate decenti dovremmo probabilmente salire sul Matese ed in altitudine in generale. 
Dove potrebbe nevicare?

Secondo me, da mercoledì tarda mattinata, potrebbe iniziare a nevicare sulla propaggine dei Monti Aurunci e sul versante ovest del vulcano di Roccamonfina, poi man mano che la perturbazione verrà spostata verso est potrebbe coinvolgere tutta la zona montana, fino a bassa quota, incluse frazioni collinari di Sessa Aurunca e Teano e tutta la parte ad est fino a Piana di Monte Verna. Esclusa sarà la fascia più in prossimità della costa e pianeggiante. La perturbazione comunque sarà rapida, ed interesserà maggiormente le zone interne. Impossibile con questa configurazione prevedere neve a Sessa Aurunca, perché il territorio comunale è dislocato su diverse altitudini, ma la pioggia ci sarà quasi sicuramente. Dove le temperature lo permetteranno nevicherà, anche se per poco.

Non ci troviamo di fronte ad un'irruzione balcanica da est che porta di solito freddo molto secco e rigido, ed anche lì è sempre una scommessa, perché il Matese e le Mainarde bloccano di tutto. 
Qui non ci saranno ostacoli alle precipitazioni, perché provenienti dal Tirreno, ma senza sopporti freddi al suolo, sarà tutto imprevedibile come al solito.

Nelle storiche nevicate del 2012 c'erano continui rifornimenti di gelo balcanico, e precipitazioni tirreniche provenienti dal Rodano. Una combo quasi indispensabile per la neve a basse quote, nel casertano.
Qualcuno ricorderà la nevicata del capodanno 2014. Lì la neve veniva tutta da est, dai Balcani, e riuscì, (casi rarissimi) a sfondare l'Appennino.
L'anno scorso nell'Epifania 2017 si pensava ad una replica del 2014, ma gli Appennini bloccarono l'impossibile.


Tutto comunque dipenderà dal possibile cuscinetto freddo che dovrebbe formarsi martedì 13. Senza di quello ci sarà solo pioggia e freddo. 

Martedì occhio al termometro...
I modelli sono stati presi da Centro Meteo

mercoledì 31 gennaio 2018

Cenni storici su Sant'Agata

 Cenni storici su Sant'Agata 


Sant'Agata quartiere di Sessa Aurunca Caserta


Vi sarà capitato tante volte di passare con la macchina nella località Sant'Agata e di veder la statua rappresentante la Santa, posta proprio in uno spiazzale di fronte la strada che collega Avezzano con Sessa Aurunca.

Breve cenno sul culto di Sant'Agata.


La Chiesa Cattolica ricorda Sant'Agata il 5 febbraio, e si festeggia soprattutto in Sicilia, precisamente a Catania, dove per ben 3 giorni la città si riempie di turisti ed avventori, e non per altro è la terza festa al monto per importanza.

Nel quartiere Sant'Agata, a Sessa Aurunca, si festeggia la Santa, invece a metà settembre, e si fa la Messa Solenne per il 5 febbraio, se non erro.

Ma chi era sant'Agata?


Tante volte per sapere di più sulla vita di un Santo, dobbiamo informarci tramite libri o documentazioni in generale, ma la maggior parte delle volte nozioni ed eventi storici emergono durante le varie festività legate ai Santi.
Se c'è un minimo di fede e di devozione, qualcosa riusciremo a carpire, anche perché l'interesse viene fuori da solo, se siamo aperti alla vita cristiana. Purtroppo non raramente la tradizione e le leggende prendono il sopravvento sulla fede, facendoci allontanare dall'imitazione verso uno stile di vita Santo.

Sant'Agata nacque e visse a Catania nel III secolo d.C., e si dice sia stata di nobile famiglia. Quando era ancora fanciulla, appena adolescente, volle consacrarsi a Dio. 
In quel periodo regnava sull'Impero Romano, Decio, famoso per l'editto del libellus,  che considerava la religione Cristiana, un crimine contro lo Stato, quindi di fatto la scelta della giovanissima Agata, fu considerata un crimine contro l'Impero Romano.
A Catania governava il proconsole Quinziano, che gestiva la provincia romana dell'epoca, e si dice si sia invaghito di Agata, e secondo le leggi emesse dall'Imperatore, fece condurre la fanciulla presso il suo palazzo accusandola di vilipendio. 
La scelta di Agata era sicuramente di controtendenza in quell'ambiente ricco di paganesimo, e perdizione, quindi si dice, e qui non so se sia verità o leggenda, il proconsole la affidò ad una cortigiana che cercò di educarla secondo i costumi pagani, ma Agata non fece un passo indietro e restò fedele a Dio, mantenendo la sua verginità.
Susseguirono quindi un processo e numerose torture, tra cui quella dell'estirpazione dei seni. 
Se date un'occhiata alla statua rappresentante la Santa, noterete che porta i seni in un piatto, ed è questo il simbolo del suo martirio.

Agata all'epoca fece una scelta forte, che andava in contrasto con lo stile di vita trasgressivo, moralmente discutibile e di facili costumi, ma oggi quanti giovani farebbero una scelta simile a favore di Cristo?